La Corte di Cassazione, con una sentenza depositata l’11 ottobre scorso, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo di legge regionale che, sulla base delle indicazioni del piano paesaggistico, consente la realizzazione di “nuovi impianti eolici solamente nelle aree industriali, retroindustriali e limitrofe, anche se ricadenti negli ambiti di paesaggio costieri o in aree già compromesse dal punto di vista ambientale”.
Trattasi nello specifico dell’art. 18 della Legge Regionale 29 maggio 2007, n. 2, introdotto nell’ambito della Legge Finanziaria Regionale del 2007.
In estrema sintesi, secondo l’articolata sentenza, la Regione avrebbe ostacolato anziché favorire la diffusione di impianti eolici, secondo il principio fissato dal legislatore statale.
Difatti, anziché indicare le aree nelle quali consentire l’installazione degli impianti, avrebbe dovuto procedere ad individuare aree e siti non idonei alla installazione di specifiche tipologie di impianti, sulla base dei criteri indicati nelle linee guida nazionali, adeguando le rispettive discipline entro novanta giorni dall’entrata in vigore delle stesse.
Tale sentenza parrebbe aprire nuovi scenari in Sardegna, non solo nel campo dell’eolico, ma delle rinnovabili in generale.