Si è riunita lo scorso 3 luglio, presieduta dal Prefetto di Cagliari, la Conferenza Provinciale Permanente – Sezione sviluppo economico ed attività produttive – convocata per approfondire e discutere i temi posti da Confindustria Sardegna Meridionale in merito alle difficoltà che gli operatori economici incontrano ogni qualvolta, per una iniziativa imprenditoriale, sia necessario raffrontarsi con un quadro normativo complesso e procedure ridondanti, di livello statale o regionale.
Tra queste disposizioni sono state segnalate in particolare quelle che disciplinano le competenze regionali e ministeriali in materia di beni sottoposti a vincoli architettonici e paesaggistici, ambito nel quale alla competenza degli Uffici regionali, o degli Enti locali delegati, si affianca quella delle Soprintendenze, Organi periferici ministeriali.
Tale sovrapposizione normativa crea il principale e più immediato nodo per le imprese in occasione del rilascio delle autorizzazioni a procedere per interventi edilizi, di fatto bloccandone l’avvio per periodi prolungati.
Il problema è ulteriormente aggravato, ha fatto presente Confindustria, dalla esistenza, in Sardegna, di un elevato numero di tali vincoli, che comporta un altrettanto elevato numero di procedimenti autorizzatori: un intervento edilizio su due è sottoposto ad autorizzazione paesaggistica.
In questi casi, dunque, alla difficoltà delle Amministrazioni locali a fare fronte alle innumerevoli pratiche pendenti, si aggiunge l’obbligo di chiedere il parere alla competente Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici.
Viene così avviato un “doppio procedimento”, che determina un appesantimento non indifferente della procedura complessiva ed un eccessivo allungamento dei tempi di approvazione.
Inoltre, nei procedimenti per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, nei casi in cui gli strumenti urbanistici territoriali non siano adeguati ai piani paesaggistici regionali ed alle prescrizioni d’uso dei beni paesaggistici tutelati (che sono la quasi totalità), l’intervento della Soprintendenza avviene con un parere di merito, vincolante per l’Ente locale.
Una situazione che sta causando agli imprenditori gravi ritardi nel realizzare progetti ed investimenti in Sardegna per circa 5/6 miliardi di euro.
Importanti novità in tema di accelerazione dei procedimenti sono state di recente introdotte dal Decreto Legge n. 69 del 21 giugno 2013 (cd Decreto del Fare) che, tuttavia rischiano di creare problemi di altra natura.
Sono pertanto necessarie e urgenti, afferma Confindustria, provvedimenti operativi che, nelle more di una modifica normativa che richiede tempi lunghi ed incompatibili con la necessità di superare con urgenza le difficoltà descritte, portino ad un effettivo snellimento ed accelerazione delle procedure.
Alla riunione hanno partecipato, oltre al Presidente di Confindustria Sardegna Meridionale, l’Assessore Regionale dei Lavori Pubblici, i rappresentanti della Presidenza della Giunta Regionale, degli Assessorati Regionali degli Enti Locali, della Pubblica Istruzione, della Difesa dell’Ambiente e dell’Industria, dell’ANCI Sardegna, il Direttore Regionale dei Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna, il Soprintendente ai Beni Architettonici, Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici e il Soprintendente ai Beni Archeologici delle province della Sardegna.
I presenti all’incontro hanno concordato sull’esigenza di porre in essere ogni possibile sforzo che, nel rispetto dei limiti stabiliti dalla legge, consenta di mettere a disposizione tutti i consentiti strumenti utilizzabili per favorire una più tempestiva conclusione dei procedimenti.
A tal fine, l’Assessore regionale dei Lavori Pubblici ha dato la disponibilità ad indire a breve un Comitato tecnico con tutte le strutture competenti in materia paesaggistica, archeologica e ambientale, statali e regionali e con la partecipazione dell’ANCI, finalizzato a definire modalità operative comuni e valutazioni condivise in ordine ai problemi che rallentano o bloccano i procedimenti edilizi.
Altresì, al fine di migliorare e semplificare il rapporto degli operatori economici con la Pubblica Amministrazione, verrà definito con il concorso dei competenti uffici regionali, delle Soprintendenze e dell’ANCI un vademecum contenente la documentazione indispensabile ai fini di ottenere le autorizzazioni in materia paesaggistica ed ambientale.
Infine, il Prefetto ha garantito la propria disponibilità per nuovi incontri sull’argomento e a sostenere presso il Ministero dei Beni Culturali ogni iniziativa volta al miglioramento delle procedure autorizzative coinvolgenti competenze statali e regionali.