PRESENTATO LO STUDIO DI ANCE SARDEGNA MERIDIONALE “EDILIZIA SCOLASTICA E ABITARE SOCIALE”
È stato presentato venerdì 9 giugno lo studio “Edilizia scolastica e abitare sociale” realizzato dall’ANCE Sardegna Meridionale.
Maurizio de Pascale, Presidente di Confindustria Sardegna Meridionale, ha richiamato l’attenzione sull’importanza degli investimenti nell’edilizia scolastica, poiché è evidente l’esigenza dei giovani di studiare in edifici sicuri e solidi. Senza investimenti sui giovani e sulla loro istruzione, afferma il Presidente, non esiste futuro.
“L’ANCE ha iniziato a condurre lo studio sullo stato dell’edilizia scolastica nel 2009, raccogliendo dati allarmanti: strutture in decadimento, impianti obsoleti, la presenza di amianto in numerosi istituti scolastici”. Così Simona Pellegrini, Presidente di ANCE Sardegna Meridionale, descrive una situazione che necessita di provvedimenti immediati: l’investimento totale del progetto è di 760 milioni in sette anni per l’area Metropolitana di Cagliari e prevede la riqualificazione del patrimonio scolastico attraverso una visione innovativa di scuola. La parte relativa all’abitare sociale prevede un investimento stimato di 200 milioni.
Questo progetto, che ha richiesto un lavoro di tre anni, si inserisce nel contesto degli obiettivi dell’Unione Europea 2020: relativamente all’istruzione, la Sardegna registra i dati peggiori della penisola, con il 23,5% di dispersione scolastica, il 29,4% di diplomati (contro la media nazionale del 35,6%) e un 11,3% di laureati, percentuale ben lontana dall’obiettivo dell’Unione Europea del 40%.
Prende spunto da questi dati Giampiero Vargiu, Consigliere di ANCE Sardegna Meridionale, ricordando che per quanto riguarda l’efficacia dell’istruzione superiore, la Sardegna è al 253° posto su 263 regioni europee. Gli obiettivi del progetto comprendono: la riduzione del 20% della superficie scolastica, da 600 a 400.000 metri quadri; un risparmio stimato di circa il 60% di spesa pubblica grazie all’efficientamento energetico degli edifici; e la costituzione di “centri civici” all’interno delle scuole, che comprendano librerie, negozi di materiale scolastico, sedi di società culturali o sportive.
Federico Titomanlio, Segretario Generale dell’Istituto Grandi Infrastrutture, parla del partenariato pubblico privato: attualmente non si può fare affidamento sugli appalti pubblici, perché le risorse dedicate a questo comparto hanno subito una notevole riduzione, in favore di altri investimenti. Nel 2016 sono state bandite gare di appalto per forniture pari a 52 miliardi di euro, 48 per servizi, mentre per i lavori solo 25 miliardi.
Alessandra Berry, consulente dell’Unità di progetto Iscol@ della presidenza della Regione, descrive i dati del progetto: in programma c’è un investimento totale di 260 milioni di euro, dei quali 109 già stanziati, 848 interventi nelle scuole, e circa 1.174 cantieri aperti. Tali interventi coinvolgono 145 mila studenti, e hanno una ricaduta occupazionale che interessa circa 3000 persone. Il progetto comprende due assi: la riqualificazione degli edifici e la manutenzione delle strutture. Entro l’estate la Regione pubblicherà 10 concorsi di progettazione. Attualmente, sono stati messi in campo 30 milioni di euro sui 46 destinati a 14 nuove scuole.
Andrea Casciu, Presidente di INARCH (Istituto Nazionale di Architettura) Sardegna e Massimo Campari, Direttore Scientifico INARCH Nazionale, descrivono il modello BIM (Building Information Modelling – Modello di informazioni dell’edificio), come “contenitore di modelli per l’efficienza degli edifici e degli spazi di abitare”.
La necessita attuale è quella di costruire sistemi praticabili, e il BIM, pensato per realizzare interventi di recupero degli edifici, permette di offrire garanzie agli stakeholder per la creazione di modelli virtuali per una progettazione più virtuosa di quella tradizionale. Gli ambienti virtuosi, afferma Campari, si realizzano con la partecipazione orizzontale, processo che viene favorito dal BIM.
Il Segretario Generale della Fondazione di Sardegna, Carlo Mannoni, annuncia la propensione della Fondazione ad un coinvolgimento in progetti di questo genere, spiegando che attualmente, all’interno del patrimonio il 5-6% si destina a progetti di sviluppo locale come quello sull’housing sociale al quale la Fondazione ha partecipato insieme alla Regione.
Commenti positivi al progetto anche da parte di Yuri Marcialis, Assessore della Pubblica istruzione e Sport del Comune di Cagliari, che ha portato il saluto del Sindaco Massimo Zedda, Maria Claudia Annese, Referente CTS e Cyberbullismo del MIUR di Cagliari, Federico Sias, rappresentante della Consulta provinciale studentesca di Cagliari.