Oggetto del ricorso alcuni articoli che conterrebbero aspetti di incostituzionalità
Il Consiglio di Ministri ha deciso di impugnare alcune norme della legge della Regione Sardegna n. 8 dello scorso mese di marzo recante “Nuove norme in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture”, che conterrebbero aspetti di incostituzionalità.
Le norme in argomento riguardano la nomina del responsabile del procedimento, l’istituzione di un Albo telematico dei commissari di gara, le Linee Guida e la qualificazione delle stazioni appaltanti.
Secondo il Consiglio dei Ministri tali norme “eccedono dalle competenze attribuite alla Regione dallo Statuto speciale di autonomia e invadono la competenza riservata allo Stato, in materia di tutela della concorrenza e di ordinamento civile, dall’art. 117, secondo comma, lettere e) ed l), della Costituzione”.
L’impugnazione, quindi, non riguarda la Legge nel suo complesso, che pertanto rimane in vigore, né incide su alcune norme di centrale importanza nel provvedimento quali quelle sulla società di scopo per la realizzazione di opere pubbliche strategiche, sulle premialità per gli appalti a chilometri zero, sulla qualità architettonica, sulle tutele dei giovani professionisti, sugli appalti verdi.
Sulle norme oggetto di ricorso occorre ora attendere che si pronunci la Corte Costituzionale.