È stata emanata dal Segretario Generale della Regione Sardegna la direttiva sul rispetto dei tempi nei procedimenti amministrativi. L’obiettivo è quello di intervenire con decisione per eliminare le lentezze burocratiche che spesso i cittadini hanno incontrato.
Con questo provvedimento si individuano i titolari del procedimento e i tempi certi di inizio e per la conclusione dei procedimenti, con l’obiettivo di assicurare attenzione e tutela sempre maggiori verso le imprese e i cittadini, e quindi risposte rapide alle istanze avanzate da cittadini e imprese per combatte i tempi burocratici e l’incertezza sull’iter e sull’esito delle pratiche.
Inoltre, fornisce indicazioni comuni a tutti gli uffici e agli Enti del sistema Regione sulla definizione degli esiti dei procedimenti e sulle conseguenze, a danno del personale responsabile, nel caso in cui i tempi non vengano rispettati.
Il mancato avvio o conclusione del procedimento nel termine previsto da parte del titolare dell’ufficio competente comporta responsabilità dirigenziale, responsabilità disciplinare e anche responsabilità amministrativo-patrimoniale. I termini possono essere sospesi per una sola volta e per un periodo non superiore a trenta giorni per le sole ipotesi tassative di acquisizione di informazioni o certificazioni
“Interveniamo con decisione per eliminare alla radice le troppe lentezze burocratiche con le quali i cittadini, troppo spesso, si sono scontrati, percependo un sentimento di lontananza, se non di ostilità, da parte della pubblica amministrazione”, ha detto il Presidente Solinas. “L’obiettivo – prosegue è quello di tutelare gli interessi dei cittadini e delle imprese sarde, in modo da scongiurare i danni derivanti dai ritardi nell’espletamento delle pratiche, ed evitare possibili pregiudizi anche per l’interesse pubblico: il tardivo avvio di una attività imprenditoriale, i ritardi nell’erogazione di un servizio pubblico di particolare importanza per i cittadini sono, in questo senso, due esempi emblematici degli effetti dannosi di un sistema poco efficiente. Il fattore tempo può essere decisivo in caso di provvedimenti ‘sensibili’ come l’erogazione di un contributo pubblico, che può cambiare il corso e lo stato di salute di un’attività se erogato in ritardo o può, addirittura, essere causa di fallimento dell’impresa, se non perfezionato nei tempi prestabiliti. Da qui – prosegue il Presidente Solinas – la necessità di anteporre i diritti dei cittadini alle lungaggini burocratiche e ai problemi organizzativi delle strutture amministrative regionali che, aggravati dall’epidemia Covid, hanno spinto la Regione all’adozione di nuovi modelli operativi e di nuove modalità di organizzazione del lavoro, necessari per l’esercizio delle funzioni amministrative e per arginare gli effetti della crisi e scongiurare la paralisi del sistema”.