La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Angela Nonnis, ha deliberato nei giorni scorsi la stipula del contratto tra la Regione e la società di gestione del fondo immobiliare di housing sociale vincitrice della gara, dando mandato all’assessorato di procedere alla conclusione dell’atto con la Torre Sgr Spa.
“Siamo arrivati al passaggio finale dell’intervento – ha detto Nonnis – dopodiché la società aggiudicataria del servizio dovrà istituire e amministrare un fondo immobiliare minimo di 30 milioni di euro per la realizzazione dei progetti di edilizia sociale”.
La Regione partecipa alla costituzione del fondo con 12 milioni di euro, al quale parteciperanno anche la Fondazione Banco di Sardegna, la Cassa Depositi e Prestiti – sgr, che gestisce il Fondo Nazionale e che contribuirà almeno nella misura del 40% alla disponibilità complessiva, ed eventualmente altri soggetti privati.
L’housing sociale promuove, accanto agli interventi tradizionali di edilizia residenziale, anche la realizzazione di programmi integrati di intervento che si contraddistinguono per un elevato grado di mix sociale, una elevata qualità ambientale, la valorizzazione di patrimoni edilizi pubblici/privati, così evitando fenomeni di ulteriore consumo del suolo, e per l’intervento di capitali privati
Obiettivo, pertanto, è quello di realizzare interventi che integrano l’edilizia residenziale pubblica (sovvenzionata, convenzionata e agevolata) e quella privata (di libero mercato), sia attraverso la realizzazione di nuovi quartieri, caratterizzati da un livello elevato di qualità ambientale e di servizi offerti, anche mediante la perequazione urbanistica, sia con azioni di recupero urbanistico ed edilizio di aree urbane e patrimoni immobiliari dismessi o in via di dismissione, pubblici e/o privati.